Blog di nuovoadamo

  1. In ascolto della Madonna a Medjugorje
    Il messaggio a Miriana del 2 gennaio 2016

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    Commento messaggi Medjugorje
    By p.carlo il 16 Jan. 2016
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    Madonna




    Cari Amici,

    vi trasmetto ciò che ho ricevuto. E’ il messaggio del 2 gennaio scorso, ricevuto da Mariana a Medjugorje alla Croce blu. Leggetelo e meditatelo. E ‘ molto bello e significativo. Dopo leggete un mio breve commento:

    “Cari figli, come Madre sono felice di essere in mezzo a voi, perché desidero parlarvi nuovamente delle parole di mio Figlio e del suo amore. Spero che mi accoglierete col cuore, perché le parole di mio Figlio ed il suo amore sono l’unica luce e speranza nella tenebra del momento attuale. Questa è l’unica verità e voi, che la accoglierete e la vivrete, avrete cuori puri e umili. Mio Figlio ama i puri e gli umili. I cuori puri ed umili ridanno vita alle parole di mio Figlio: le vivono, le diffondono e fanno in modo che tutti le odano. Le parole di mio Figlio ridanno la vita a coloro che le ascoltano, le parole di mio Figlio riportano l’amore e la speranza. Perciò, miei cari apostoli, figli miei, vivete le parole di mio Figlio. Amatevi come lui vi ha amato. Amatevi nel suo nome e in memoria di lui. La Chiesa progredisce e cresce grazie a coloro che ascoltano le parole di mio Figlio, grazie a coloro che amano, grazie a coloro che patiscono e soffrono in silenzio e nella speranza della redenzione definitiva. Perciò, miei cari figli, le parole di mio Figlio ed il suo amore siano il primo e l’ultimo pensiero della vostra giornata. Vi ringrazio!”.


    Commento. Spesso sono rimasto colpito dal termine che la Madonna usa in prevalenza nei messaggi di Medjugorje per indicare Gesù. E’ il termine “mio Figlio”. In questo messaggio la Madonna non dice mai “Gesù”, ma sempre “mio Figlio”. Questo parlare ha un significato teologico, non solo naturale come una madre che indica suo figlio. Il “mio Figlio” di Maria è assimilabile al titolo di “Figlio”, che Gesù dà a se stesso nel Vangelo di Giovanni. Gesù però lo dice sempre in relazione al “Padre suo”, che è Dio, il Dio degli ebrei, YHWH. Gesù in tal modo intende rivelarsi come “Figlio del Padre” nel mondo divino, dove c’è solo la generazione divina, e non quella umana. Poiché nel mondo divino Gesù è l’Unigenito, Egli con assoluta esclusività parla del Padre come “suo Padre”, “mio Padre”. In virtù dell’Incarnazione il Figlio, Verbo di Dio, si è fatto carne per mezzo di Maria ed è diventato anche “figlio di Maria” in modo esclusivo, così che noi diciamo che Maria è a pieno titolo “Madre di Dio”, “Madre del Figlio (di Dio)”.
    Questo parlare di Maria di Gesù a Medjugorje come “mio Figlio”, alla luce di quanto ho spiegato ora, indica chiaramente una intenzione nascosta in queste apparizioni della Madonna. Ella appare come “profetessa del Padre”. Sappiamo che il profeta non parla a nome proprio. E’Dio che parla mediante lui a tal punto che spesso l’”Io” di Dio sostituisce “l’io” del profeta e Dio parla in prima persona mediante il profeta. Ciò si verifica in pieno an...

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    Last Post by p.carlo il 16 Jan. 2016
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  2. Mistica Notte
    Auguri per il Natale di Gesù 2015

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    Canti al Natale di Cristo
    By p.carlo il 25 Dec. 2015
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    Cari Amici,

    Come potete vedere dall'immagine, "Mistica Notte" è il titolo del CD di 10 canti nalalizi da me composti, musica e testi, in onore al Natale di Cristo. Molti anni fa ebbi parecchie "ispirazioni canore", che mi spingevano a comporre musiche e testi nuovi sui misteri della nostra fede. Fra queste ispirazioni ve ne erano alcune che riguardavano il Natale di Gesù. Siamo nel 1991. Lentamente ho prodotto dei CD, in cui rendevo noti questi miei canti. Finalmente con un lavoro straordinario, che è terminato ieri, 24 dicembre, sono riuscito a portare a termine il CD del canti sul Natale di Cristo, di cui ora dò la notizia. Devo ringraziare Franco Loporchio, proprietario di una "sala di registrazione", qui a Bari, nota sotto il titolo di "Acustic Sound", musicista, cantore e tecnico della riproduzione, per gli arrangiamenti da lui creati e la pazienza che ha avuto con me nell'opera non facile della registrazione. Il risultato mi sembre buono e utile alla edificazione dei credenti nella fede e nell'amore verso Gesù, cosa a cui sono destinati tutti i CD di canti da me composti. Per ora non sono in grado di farveli sentire alcuni. Penso che, dopo l'Epifania, potrò inserire nel mio sito alcuni di questi canti. Anche se il periodo natalizio sarà passato, serviranno sempre per lodare e onorare Gesù.
    A modo anche di auguri natalizi, voglio condividere con voi due testi di questi miei canti, che hanno un particolare sapore mistico, presente anche nelle melodie che li accompagnano:

    MISTICA NOTTE

    Mentre un quieto silenzio avvolgeva ogni cosa,
    la tua potente Parola discese dal cielo,
    come potente guerriero a vincere il male.

    L'onnipotente Signore discese dal cielo,
    noi lo vediamo bambino in seno a Maria,
    umile e povero, solo vestito di luce.

    Il Dio di tutte le stelle appare tra noi,
    Luce da Luce a portarci la luce del Padre,
    Luce più bianca e più pura di quella del sole, del sole...

    Mistica notte, più bella di tutte le notti,
    notte d'amore infinito che bacia la terra,
    notte ripiena di luce d'immenso fulgore.

    O mio divino Signore, amato Gesù,
    tu sei venuto tra noi per darci la vita,
    noi ti diciamo di cuore: ti amiamo, Signore.

    Il Dio di tutte le stelle appare tra noi,
    Luce da Luce a portarci la luce del Padre,
    luce più bianca e più pure di quella del sole, del sole...

    OGGI UN BIMBO E' NATO PER NOI

    Oggi un bimbo è nato per noi,
    oggi la Vita è scesa quaggiù,
    oggi Maria è madre per noi,
    oggi esulta il Cielo lassù.

    Oggi il Verbo s’incarna
    oggi l’Amore si dona
    oggi è venuto il Regno
    oggi c’è gioia qui tra noi.

    Oggi al mondo è data la pace,
    oggi il Cielo abbraccia la terra,
    oggi l'Eterno discende nel tempo,
    oggi il Creat...

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    Last Post by p.carlo il 25 Dec. 2015
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  3. La misericordia e l'ira di Gesù
    Per una più completa conoscenza del mistero di Dio e di Gesù, suo rivelatore

    Misericordia_e_Ira_di_Ges_copia



    La Misericordia e l’Ira di Gesù


    All’inizio dell’Anno Santo della Misericordia voglio offrire questa meditazione un po’ originale sulla Misericordia e sull’Ira di Gesù, con cui Gesù ha voluto manifestare il volto di Dio, suo Padre, agli uomini.
    Definisco quanto dirò un po’ originale, perché accanto ad un termine e ad una realtà divina che in questo Anno Santo sarà sulla bocca di tutti, la Misericordia, parlerò di un altro termine e realtà divina, di cui non si parla mai, l’Ira di Gesù, che pochi riescono a coniugare insieme alla Sua Misericordia, anzi cercano di non parlarne, perché l’Ira di Gesù, secondo loro, non farebbe più pensare a Gesù solo misericordioso. Niente di più sbagliato! Leggete fino in fondo questo articolo e capirete la verità.

    Primo Punto. Ciò che dirò della Misericordia e Ira di Gesù ha come suo retroterra o sorgente la Misericordia e l’Ira di Dio nell’Antico Testamento. Anche in questo Gesù ha il ruolo di rivelatore del Padre suo, il Dio d’Israele, che ha già rivelato il suo volto a Israele. Nella Sua Misericordia e Ira Gesù non fa altro che rivelare in modo umano e sensibile, fino in fondo, la Misericordia e Ira del Padre suo, il Dio d’Israele.

    Secondo Punto: Nell’Antico Testamento Dio è rappresentato da due nomi: Jahwè e Adonai. Entrambi si riferiscono al Nome santissimo di Dio, YHWH, espresso dal Tetragramma Sacro, impronunziabile, segno della natura di Dio apofatica (nascosta e incomprensibile), quindi del tutto misteriosa. Jahwé e Adonai sono nomi di Dio che hanno a che fare col duplice modo come YHWH si rivela e si relazione al suo popolo Israele,e, poi, con tutti gli uomini. Jahwé indica di Dio la sua relazione di alleanza con Israele, alleanza che, essendo dettata unicamente da misericordia e amore, mette in evidenza sempre il volto misericordioso e amante di Dio. Molti salmi non fanno che celebrare la bontà misericordiosa di Dio verso Israele e si rifanno al nome di Dio come Jahwé. Tradotto in ambiente cristiano, la devozione a Jahwé è come la devozione al Sacro Cuore di Gesù, in cui si esprime un duplice amore: quello salvifico e sponsale di Dio per il suo popolo, e l’amore di Israele e dei suoi fedeli verso il suo Dio, visto come Salvatore, Soccorritore e Sposo dei suoi fedeli e del suo popolo.
    Adonai indica invece il volto di Dio come il Signore, Dominatore onnipotente di tutto e di tutti, che fonda il suo trono sulla giustizia e sulla verità, che odia il male e ama solo il bene e la giustizia e giudica tutto e tutti con imparzialità, rendendo a ciascuno secondo le sue opere. Questa Signoria di Dio si rivela in modo particolare severa e piena di potenza contro i nemici personali di Dio e del suo popolo Israele. ...

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    Last Post by p.carlo il 11 Dec. 2015
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  4. Hallowen e la Festa di Tutti i Santi
    Comprendere i segni dei tempi

    Hallowen
    la Festa pagana/demoniaca di Hallowen

    Cari amici,


    ormai da anni la festa di Hallowen, fissata al 31 ottobre, precede la Festa di Tutti i Santi. Come interpretare questa novità? A mio parere, questo evento, insieme a molti altri dello stesso tipo, è un segno dello scontro aperto e pubblico che sta avvenendo oggi tra le due anime generali che animano il mondo attuale di antiche radici cristiane: l'anima pagana/demoniaca e l'anima cristiana/divina. La Festa di Hallowen rappresenta al vivo l'anima pagana/demoniaca; la festa di Tutti i Santi quella cristiana/divina. Vi offro ora attraverso un'immagine e uno scritto non mio, ma preparato da cristiani di fede evangelica, su cui noi cattolici possiamo essere del tutto d'accordo, la possibilità di conoscere meglio l'anima pagana/demoniaca della Festa di Hallowen. Dopo vi offrirò alcune mie riflessioni sui segni dei tempi.
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    Eva e Matteo stanno a guardare una vetrina. Vi sono esposte delle zucche - con un brutto sorriso sulla faccia. Eva si ricorda: "Devo fare un tema su Halloween. Uh, vedi lì quel teschio?" "Ma dai, non è vero!" Matteo rimane impassibile. A Eva però vengono i brividi. "Riccardo fa una festa dell'orrore. Ci viene anche tu?" "Vedremo. Ora devo andare a casa. Ciao!"
    Halloween riempie le casse. Articoli da scherzo, costumi da vampiro, ragnatele, scheletri ... dovrebbero far divertire ... e fanno paura! Gli affari aumentano ogni anno.
    Driin! "Finalmente! Eva dove sei stata tutto questo tempo?", chiede la mamma, "la cena è pronta". "Eh sì, ho tanta fame. Ma ... dove sono le zucche che erano sul davanzale?" "Stanno marcendo nella spazzatura", dice il padre. "Nella spazzatura??!" Eva non capisce bene cosa vuole dire il papà. Allora mamma le porge una rivista. "È meglio che tu legga questo articolo!", dice. Eva mette via la forchetta. Quasi non riesce più a inghiottire il boccone, leggendo cosa significa Halloween. "È la festa delle streghe e degli adoratori di Satana". La pratica è antica più di 2000 anni.
    Il 31 ottobre era il capodanno dei druidi celti. Essi erano sacerdoti, maghi, indovini. Non credevano nel vero Dio, ma in tanti dei e sostenevano che quella notte sarebbe venuto Samhain, il dio dei morti, per raccogliere i morti.
    "Papà, allora Halloween è la festa del diavolo!" Eva è davvero scioccata.
    Questa festa dall'Irlanda venne portata negli Stati Uniti da dove si diffuse in Germania, e ora anche in Italia. Halloween è l'abbreviazione di "sera prima di tutti i santi". A quei tempi i maghi mettevano delle zucche vuote, con una luce dentr...

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    Last Post by p.carlo il 30 Oct. 2015
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  5. Niente di nuovo

    AvatarBy p.carlo il 30 Oct. 2015
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    Niente di nuovo

    Edited by p.carlo - 30/10/2015, 06:08
    Last Post by p.carlo il 30 Oct. 2015
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  6. Gerusalemme, loda il Signore
    mio messaggio per il V Dialogo Internazionale Cattolici-Ebrei Messianici. Bari 17-18 ottobre 2015

    Gerusalemme_copia



    Cari amici,

    1. Oggi vi devo dare una comunicazione straordinaria. Voglio cominciare con questo annunzio: “Gerusalemme, loda il Signore”, che il Signore ha messo nel mio cuore con grande forza e potenza, come “il rumore di grande acque, come il tuono dell’Onnipotente, come il fragore della tempesta, come il tumulto di un accampamento” (dal profeta Ezechiele 1,34).
    Queste similitudini non sono solo poesia, ma vogliono trasmettere una realtà ineffabile e celestiale. Non sono mie, ma del profeta Ezechiele, scritte da lui quando egli volle descrivere ciò che vide circa il movimento dei Quattro Esseri Viventi, trasportatori celesti del Carro della Gloria di Dio, che a lui gli appariva. Infatti egli dice: “Quando essi si muovevano, io udivo il rombo delle ali, simile al rumore di…..”.
    “Il rombo delle ali”: è una realtà che quanti viaggiano in aereo ascoltano sempre, quando questo sta per decollare. I rumori dei motori in avviamento, posti alle ali degli aerei, diventa intensissimo e tutti i viaggiatori l’avvertono. Ezechiele descrive il rombo delle ali dei Quattro Esseri Viventi, quando si elevano in volo per portare sulle loro ali non un aereo umano, ma il Carro della Gloria di Dio, su cui viaggia non un imperatore qualsiasi di questo mondo, ma il Re dei re e Signore e Supremo Governatore dell’Universo, Dio onnipotente ed eterno. Pensate che cosa deve essere questo Carro e che potenza e santità devono avere questi Quattro Esseri Viventi, preposti a portare il Carro della Sua Gloria! Perché Colui che viaggia nel Carro è il Superiore Supremo del Papa, suo rappresentante in terra. Ora il Papa viene chiamato da tutti: “Santo Padre” in virtù di Colui che egli rappresenta. Pensate che santità debba avere Chi porta questo nome, “Santo Padre”, non per rappresentanza, ma per natura, Colui che è il Santo Padre in sé, invocato da noi ordinariamente come “Padre nostro, che sei nei cieli”.

    2. Dopo queste mistiche elevazioni come aperitivo, procediamo avanti per nutrirci ora della comunicazione che voglio darvi come di un pranzo. Essa riguarda il Convegno che si terrà a Bari, nei prossimi giorni, 17 e 18 ottobre, che vedrà convenire assieme Cattolici ed Ebrei Messianici per lodare il Signore unico di entrambi, che è il Signore Dio d’Israele e delle Nazioni della terra, e per fraternizzare come fratelli nel Signore, aventi entrambi lo stesso Padre celeste; lo stesso Messia, Signore e Salvatore di entrambi, Gesù Cristo; lo stesso Spirito di Dio, lo Spirito Santo, come anima profonda della loro vita.
    Un voce potente nel cuore mi dice: “Bisogna riportare l’Adorazione del Santissimo Nome di Dio al centro di Gerusalemme”. Gli occhi mi si aprono e vedo la città celeste, la Nuova Gerusalemme, come la descrive il profeta Giovanni nell’Apocalisse. Al suo centro c’era l’Adorazione del Nome Santissimo di Dio: “Non vidi alcun tempio in mezzo in ess...

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    Last Post by Giuseppe Morelli il 17 Oct. 2015
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  7. Dialogo tra l'Onnipotente Dio e l'Umilissima Polvere
    Dialogo di sapienza, che edifica il cuore alla lode di Dio e all'umiltà del cuore

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    lode di Dio
    sapienza
    umilt
    By p.carlo il 9 Oct. 2015
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    Cari amici, in un momento di ispirazione ho composto questo bel dialogo, che ciascuno di noi può fare proprio in un momento di preghiera. Ciò che viene da Dio, porta sempre frutto buono per la nostra anima! Leggete, meditate, pregate e diffondete! E la pace di Dio, che non troverete mai nel mondo, riempia i vostri cuori. La pace di Dio è una delle benedizioni con cui Dio riempie la sua Umilissima Polvere! P. Carlo

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    Dialogo tra l’Onnipotente Dio e l’Umilissima Polvere

    L’O.D.:
    Cara polvere, ti ho creato dal nulla ed esisti per mia volontà. Non ti disprezzo dall’alto della mia onnipotenza, ma ti guardo con grande amore e bontà, perché già vedo le cose meravigliose che voglio fare in te e con te. Mi permetti di poterle fare?

    L’U.P: Carissimo mio Creatore, ti ringrazio di avermi creata. Senza di te non sarei neanche polvere, sarei proprio nulla. Ora che ti rivolgi a me con tanta bontà, perché sei interessato a fare grandi cose in me, io ti dico: Eccomi, Signore, sono nelle tue mani, fai di me quel che Tu vuoi.

    L’O.D: Io voglio fare di te un manto stellato per il cielo, infinite acque per dar vita a tutti i viventi, aria che porta vita a chi la respira, fuoco e luce per riscaldare, illuminare e dare vita. Io sono la Vita e voglio esprimere in te la vita. Mi devi rappresentare, diventando una polvere vivente.

    L’U.P.: Ma come mai potrà venire questo? Io sono solo una umilissima polvere, senza vita e del tutto sterile per poter partorire la vita.

    L’O.D: Nulla è impossibile a me! Io sono l’Onnipotente e il Dio Vivente. Infonderò in te il Mio Spirito di vita. Non sarai più semplice polvere, ma polvere impastata di Spirito di vita. La Mia Sapienza ti prenderà nelle sue mani e da te trarrà forme infinite di vita, così che alla fine mi dirai: Quanto sei meraviglioso, mio Signore, stupende sono tutte le tue opere!

    L’U.P: Ho capito! Grazie dell’intelligenza che mi stai dando. Ora capisco perché mi hai creata. Mi hai creata perché vuoi fare grandi opere in me che ti rappresentino come Dio della vita e, poi, alla fine farmi diventare il cantore delle tue opere e del tuo amore meraviglioso.

    L’O.D.: Per secoli e secoli durerà la mia opera in te. Tu rimarrai sempre l’umilissima polvere e mi compiacerò di tutti gli uomini che da te saranno formati, e che si riterranno sempre umilissima polvere davanti a Me.

    L’U.P.: Preservami dall’orgoglio, Creatore mio, perché già vedo che quando Tu farai grandi cose in me, mi potrò inorgoglire di quanto hai fatto e mi dimenticherò di essere solo umilissima polvere e che tutto ciò che ho, lo devo alla tua opera in me.

    L’O.D: Verrà l’ora della prova, in cui uno spirito, che non viene da me, ma dal mio nemico, ti instillerà il pensiero che in te stessa sei grande senza di ...

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    Last Post by p.carlo il 9 Oct. 2015
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  8. In ascolto di Nicola Piergiovanni, un poeta di Dio
    Intervista a Nicola e P. Colonna sui sonetti religiosi di Nicola

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    sonetti religiosi
    By p.carlo il 29 Sep. 2015
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    Cari amici, questa volta vi invito a visitare questo sito,
    www.retezero.it/index.php?P=VID&V=1853
    dove potrete seguire una interessante intervista, in cui sono anche io uno degli intervistati. Verrete a conoscere un grande/piccolo poeta e giornalista di Dio, Nicola Piergiovanni, che, ispirato da Musa celeste, ha composto nella sua vecchiaia migliaia e migliaia di sonetti religiosi e ancora li compone. Sono sonetti di grande bellezza, che trasmettono un incisivo messaggio di fede e di bene. Uno di questi sta nell'immagine qui sopra. Nel mio sito www.nuovoadamo.net, potrete trovare 16 di questi sonetti, dedicati all’adorazione di Dio.
    Un caro saluto a tutti, buona visione e buono ascolto. P. Carlo
    Last Post by p.carlo il 29 Sep. 2015
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  9. Dialogo tra un credente e un ateo sulla risurrezione dei morti
    E' la continuazione del dialogo tra la Chiesa e un credente sullo stesso tema

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    ateismo
    risurrezione
    By p.carlo il 21 Sep. 2015
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    ateismo spazzatura copia



    Dialogo tra un ateo e un credente sulla risurrezione dei morti


    At. Ho letto quanto insegna la Chiesa sulla risurrezione dei morti, ma non credo a niente di quanto dice. Io sono ateo.

    Cr. E che cosa credi, tu ateo, che avvenga quando morirai?

    At. Non esisterò più in assoluto né alcuna potenza mi potrà far risuscitare, perché non esiste questa potenza. Te lo dico con le parole del grande ateo dei nostri giorni, Piergiorgio Odifreddi: “Aspetto la dissoluzione della morte, ma non in un’altra vita in un mondo che non verrà”. I nostri funerali atei prevedono, in genere, la cremazione come segno della dissoluzione della morte per il “caro estinto” e poi la sua sopravvivenza nel ricordo di quanti l’hanno conosciuto.

    Cr. Allora voi atei celebrate solo il ricordo del “caro estinto”, estinto “veramente” sia perché è morto, sia perché di lui non rimane niente dall’altra parte. Rimane di qua solo il ricordo da parte di quelli che l’hanno conosciuto.

    At. E proprio così e di questo noi atei siamo certi come è certa la Chiesa che risorgeranno i morti. Ma, dimmi, da dove la Chiesa attinge la certezza che i morti risorgeranno?

    Cr. La Chiesa è certa della risurrezione dei morti, perché è certa della risurrezione da morte di Gesù Cristo e perché Gesù Cristo e i suoi apostoli lo hanno detto chiaramente. La Chiesa è, prima di tutto, credente in Gesù Cristo, in quello che lui è, quella che è stata la sua vita in terra secondo i Vangeli, quello che Gesù ha fatto e ha detto. La sua funzione è di essere “l’eco” della voce di Cristo che così risuona in tutti i secoli e a tutti gli uomini. La forza di questa “eco” è lo Spirito di verità, che la fa parlare. Poiché Gesù ha detto che quando ritornerà nell’ultimo giorno della storia, farà risorgere tutti i morti, la Chiesa ci crede e anch’io ci credo. Che esiste la risurrezione dei morti ne è prova certa il fatto che Gesù Cristo, oltre ad aver parlato della risurrezione dei morti, lui stesso è risorto dalla morte. Dimmi tu, invece, in che cosa credi, dal momento che di ciò che sarà dopo la morte di ciascuno di noi, nessuno di noi sa niente con certezza. Da dove desumi la certezza che dopo morte ci sarà solo la dissoluzione del corpo, accelerata dalla cremazione, e il ricordo del “caro estinto”, che non è più?

    At. Io, ateo, credo solo nella Natura che fa vivere tutte le cose. Sono discepolo di Piergiorgio Odifreddi, di cui faresti bene a leggere i libri per istruirti sulla verità: “Credo in un solo Dio, la Natura, madre onnipotente, generatrice del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili”. Così egli ha scritto in un mi...

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    Last Post by p.carlo il 21 Sep. 2015
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  10. Evangelizzare la Risurrezione dei morti
    Attraverso un dialogo tra la Chiesa e un fedele

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    escatologia - risurrezione
    By p.carlo il 13 Sep. 2015
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    Cari amici, Buona Risurrezione!

    Non vi parlerò della risurrezione spirituale, di cui tanti oggi hanno bisogno, ma della risurrezione dei morti nei loro corpi. Anch'io sono coinvolto, perché anch'io un giorno morirò (forse pure domani e, perché no, anche oggi), e risusciterò. Quel che disse Gesù Cristo di sé, ciascuno lo può dire per sé: Io morrò e risusciterò. Quando Gesù parlava della sua morte e risurrezione, i suoi discepoli non capivano che cosa intendesse dire per risurrezione. Lo stesso capita per tutti noi, se dobbiamo dire: Io risusciterò, tu risusciterai, egli risusciterà, noi risusciteremo, voi risusciterete, essi risusciteranno. Sarà realtà oppure è una semplice declinazione del futuro del verbo "risuscitare"?
    E' vero o non è vero che risorgeremo? Se è vero, come risusciteremo? Quando avverrà? Chi ci risusciterà? Che sarà di noi dopo la risurrezione?
    Bene, se volete avere qualche risposta precisa a queste domande, potete leggere il seguente dialogo tra la Chiesa e un fedele sulla risurrezione dei morti, da me composto. Ma prima di presentarvi questo dialogo, voglio richiamare ciò che anticamente si predicava spesso dai pulpiti: Ricordati, uomo, che devi morire! Un annunzio un po' simile a ciò che dice la Chiesa all'inizio della Quaresima, quando asperge di cenere il capo dei fedeli: Ricordati, uomo, che sei polvere e in polvere ritornerai. E' un annunzio destinato a muovere l'uomo alle cose serie della vita, a non fare peccati, a pentirsi, a cambiare vita e ad impegnarsi per il Vangelo che salva. Ebbene, oggi a questi due annunzi, diventati un po' desueti, anche se annunzi di morte violenta o naturale ci seguono da ogni parte, voglio aggiungere un terzo annunzio, un po' più gioioso e stimolante per vivere bene, del tutto certo, che formulo in questo modo: Ricordati, uomo, che devi risorgere! A cui si può aggiungere un augurio: Buona Risurrezione! Perché: Buona Risurrezione? Perché potrà avvenire che per uno sarà una cattiva risurrezione, non per colpa di Gesù Cristo che lo farà risorgere, ma per colpa delle opere cattive di quella persona, che determinerà una cattiva risurrezione. Buona o cattiva risurrezione dipenderà quindi da come si vive oggi, nel tempo presente. Vivendo bene, come Dio vuole, ci guadagnamo una buona vita in terra, e nello stesso tempo ci costruiamo una buona risurrezione. E' come se facessimo un'assicurazione con le banche celesti per assicurarci una buona risurrezione. E' lo Spirito che dà testimoninaza di questa assicurazione e lo Spirito non mente! Altro che una buona pensione, guadagnata col sudore del nostro lavoro! Dio ci ha fatto conoscere chiaramente quale modo di vivere conduce ad una buona risurrezione e quale ad una cattiva risurrezione. Se percorriamo la via della buona risurrezion...

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    Last Post by p.carlo il 13 Sep. 2015
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