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  1. La protesta cattolica di Antonio Socci contro Papa Francesco (Prima parte)
    Risposta di P. Colonna al libro di Socci, la Profezia finale

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    Papa Francesco
    Socci
    By p.carlo il 8 Mar. 2016
     
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    Cari Amici,


    Dedicherò una serie di articoli
    (non so quanti) a rispondere ad Antonio Socci su quanto egli dice contro Papa Francesco nel suo recente libro La Profezia finale, Editore Rizzoli, gennaio 2016.
    Il libro ha due parti. La prima è una nutrita citazione di profeti e profezie circa gli ultimi tempi della storia riguardanti la situazione della Chiesa e dei Papi che la governeranno. La seconda parte è una lettera a Papa Francesco, che esprime una inquietante e drammatica protesta contro di lui per quel che dice e fa. La lettera sembrerebbe rivolta solo a Papa Francesco, ma in realtà è rivolta a tutti i cattolici. Per questo è come se l’avesse scritta e mandata a casa di tutti, perché ciascuno la leggesse e si pronunziasse in merito. Poiché i temi che Socci tratta mi stanno molto a cuore, ecco che mi son sentito spinto a rispondergli attraverso la mia pagina blog, in modo pubblico, non solo in privato. Naturalmente ci tengo che legga questa mia risposta in primo luogo Socci e poi quanti sono interessati a questo dibattito, veramente inquietante e drammatico per tanti cattolici sia che si sia favorevoli all’operato di Papa Francesco sia che si sia contro.
    In questo primo articolo dirò qualcosa intorno al titolo del libro di Socci, che veicola molto bene la visione globale dello stato del mondo e della Chiesa, che presiede alla protesta di Socci contro Papa Francesco. Poi dirò qualcosa sulla mia visione personale della situazione, da cui scaturisce la mia risposta.
    Il titolo è enigmatico: La Profezia finale. Anche il sottotitolo lo è: Lettera a papa Francesco sulla Chiesa in stato di guerra. L’immagine che accompagna il titolo, esprime bene il sottotitolo: Si vedono due soldati in evidente stato di guerra, di cui uno ha in mano una croce vicino alla bocca. E’ un modo di presentare un crociato attuale. Questo soldato esprime molto bene il crociato Antonio Socci, entrato in guerra non contro l’Isis musulmano, che uccide i cristiani, ma contro Papa Francesco, che nella convinzione di Socci sta uccidendo (non è una parola esagerata per chi legge il libro) la fede tradizionale dei cattolici di oggi, conducendoli, dopo averli ammaliati con le sue dolci melodie sulla misericordia e sui poveri, a vivere una fede prossima ad essere eretica, se non già del tutto eretica. Socci è convinto di questa situazione della Chiesa di oggi, vedendo nell’avvento di Papa Francesco il maggior pericolo che essa sta attraversando, non l’Isis che uccide i cristiani, non gli assalti del mondo ateo e secolarizzato fuori della Chiesa, ma la pastorale ereticheggiante di Papa Francesco, capace di sgretolando la Chiesa dal di dentro con la predicazione di una fede trasformata da Papa Francesco in una ideologia umanitaria/religiosa.
    Socci riprende una frase di Papa Francesco sullo stato di guerra in cui siamo entrati a causa dell’imperversare dell’Isis in Europa soprattutto, ma interpreta questo stato di guerra non nel senso comune che gli si dà, ma in senso spirituale. La vera guerra che i cattolici oggi devono combattere è per conservare integra e pura da contaminazioni mondane e secolarizzate la fede. Il dramma che Socci vive in maniera profonda è che tale guerra per conservare la vera fede e così salvarsi l’anima non è contro musulmani e atei, ma contro colui che dovrebbe essere l’alfiere, il custode, il difensore di questa fede, il Papa. La lettera di Socci al Papa è una continua protesta, protesta cattolica non protestante, contro tutti gli attentati alla fede cattolica genuina che Papa Francesco sta operando in parole e opere.

    In questa sua posizione Socci è confermato da profezie antiche e moderne circa la venuta negli ultimi tempi della storia di un Anticristo dalla faccia d’angelo, che predicherà un Cristianesimo umanitario all’estremo in modo da provocare un consenso universale su di esso anche da parte di chi lo osteggia nei suoi aspetti soprannaturali e divini. Socci vede Papa Francesco come una edizione papale di questo Anticristo, pericoloso all’estremo per la fede dei cattolici, abituati ad accogliere la predicazione e le direttive pastorali del Papa. Da qui il titolo del libro: in Papa Francesco si sta realizzando la profezia finale su chi sarà insediato sulla cattedra di san Pietro. Il fatto che Socci abbia scritto la sua lettera a Papa Francesco non in modo privato, ma pubblico, indica la sua volontà di dire non solo al Papa, ma a tutti: Svegliatevi e considerate che con Papa Francesco la vera fede, che è combattimento contro il demonio, la carne e il mondo per guadagnare la vita eterna, si sta mondanizzando in un umanitarismo religioso, che non ha niente a che fare con essa.

    C’è poi una terza caratteristica
    del libro di Socci. La prima è costituita dall’accusa a Papa Francesco di essere destabilizzatore delle vera fede piuttosto che sostenitore di essa. La seconda è che l’avvento di un Papa simile era stato preannunziato da profeti antichi e moderni. La terza caratteristica è il tono perentorio e sicuro di sé, a volte estremamente violento, sprezzante, sarcastico, con cui Socci si rivolge al Papa, anche se ogni sua singola protesta è sempre sostenuta da parole e gesti compiuti dal Papa, che sembrano deporre a favore delle accuse di Socci. Sembra di assistere alla contrapposizione al magistero di Papa Francesco del magistero di Socci sulla fede e sul vero modo di intenderla e praticarla. Dove Socci prende l’autorità per farlo? Dall’autorità della fede secolare della Chiesa, di cui Socci si ritiene di essere il vero interprete, mentre il Papa è da lui ritenuto un falso interprete di essa. In Socci, cattolico che protesta contro il Papa, sembra rivivere in edizione 2016 il Lutero del XVI secolo, che cominciò ad opporsi al papa sul tema dell’indulgenze da cattolico, pensando di essere perfettamente cattolico e difensore della vera fede nell’opporsi al Papa in quel modo.

    Che cosa dire della protesta cattolica di Socci? E’ troppo facile mandarlo a quel paese e gettare nel cestino il suo libro, dopo averlo letto, giudicandolo irriverente verso l’autorità del Papa e di nessun valore nelle critiche che gli muove. In un modo più benevolo si potrebbe dire che Socci è affetto da una malattia, che può essere chiamata: “allarmismo esagerato”, per cui esagera la portata negativa di certe parole e gesti del Papa e mette ingiustamente in fibrillazione tutti quanti.
    Non è così che si risponde a Socci. Per diversi motivi.

    Il primo è che la protesta di Socci contro Papa Francesco è condivisa da una larga parte di cattolici, cosiddetti “tradizionalisti”, che però sono più educati e nascosti nel formulare i loro giudizi contro l’operato di Papa Francesco. Spesso ho dovuto parlare con loro e mi sono reso conto che Socci è soltanto la punta dell’iceberg di un dissenso su Papa Francesco condiviso da laici, preti, vescovi e cardinali. Poiché Socci ha avuto la capacità di scrivere un libro-sintesi di tutte le possibili proteste che l’operato di Papa Francesco può suscitare nei cattolici, è bene prendere spunto da questo libro per mettere finalmente in chiaro le cose come realmente sono, rispondendo punto per punto, con argomenti alla mano a quanto dice Socci contro Papa Francesco. E’ ciò che cercherò di fare in altri miei articoli su Socci e Papa Francesco. che pubblicherò nel mio sito web o in altro modo.

    Il secondo motivo
    è ancora più pressante. Secondo il mio giudizio, la protesta di Socci è un tremendo attacco all’unità dei cattolici intorno al Papato. Qua siamo davanti alla caratteristica che identifica il Cattolicesimo di sempre e lo distingue dal Protestantesimo. I protestanti dicono che l’unità dei cristiani si fa intorno alla vera fede, di cui la Sacra Bibbia e non il Papa è il testimone e il centro di unità. Socci ha un atteggiamento simile. Anche lui dice che l’unità dei cristiani si fa intorno alla vera fede, ma per lui questa non è garantita dalla fedeltà alla Scrittura, come è per i protestanti, ma dalla fedeltà alla tradizione della fede, trasmessa fino a noi, che per Socci è duramente attaccata da Papa Francesco. Per questo Socci oppone continuamente a Papa Francesco la tradizione cattolica, di cui è destabilizzatore, così come i protestanti oppongono la Sacra Bibbia non solo a Papa Francesco, ma a tutti i Papi. A conferma di ciò, c’è l’esaltazione di Papa Benedetto XVI da parte di Socci, che lui giudica perfettamente in linea con la più pura tradizione di fede cattolica.
    La protesta di Socci contro Papa Francesco non coinvolge solo punti di vista personali sul modo di vivere la fede da cattolici, che possono andare d’accordo, anche se diversi. Mettono in questione verità di fede dogmatica, essenziali per la sussistenza dell’unità dei cattolici nella stessa Chiesa, che, oltre ad essere unità di fede, è anche di obbedienza ai legittimi pastori e di carità, di rispetto reciproco, di aiuto reciproco, fino, come vuole Gesù, ad amarci l’un l’altro come Gesù ci ha amati. Allora sì che siamo non solo di fede cattolica, ma anche di obbedienza e carità cattolica. Nella violenta protesta contro papa Francesco, io vedo non solo un attacco alla persona di Bergoglio, ma un attacco contro il Papato e all’unità dei cattolici intorno al Papato, non intorno alla persona umana e cristiana di Bergoglio. Bergoglio può essere anche criticato nel modo come svolge il suo pontificato. Può sbagliare in certe espressioni che dice e decisioni che prende, ma impersona valori ben più grandi della sua persona umana, di natura divina e non umana, allo stesso modo di come il sacerdote umano della Messa, per tanto aspetti criticabile, quando presiede la Messa, rende visibile il valore tremendamente divino della presenza di Cristo, nostro sommo sacerdote presso il Padre. Per questo il popolo cristiano, la domenica, fa unità intorno al prete che celebra la Messa indipendentemente dai suoi meriti o difetti, per il valore di Cristo, Sommo Sacerdote, che rappresenta sacramentalmente. Per questo l’unità dei cattolici si fa intorno al Papato, non intorno all’umanità e alla fede personale del papa concreto, che incarna il valore divino del Papato. Se così fosse, veramente avverrebbe, come può accadere oggi, che nell’unica Chiesa di Cristo si fanno i partiti e c’è chi dice: “Io sono di Bergoglio” e un altro: “Io sono di Lefebre o di Socci”, cosa che manifesta quanto carnali siamo ancora noi cattolici. Per questo io dico che l’unità della Chiesa si fa intorno al Papato, anche se il papa che ora lo incarna, non mi è molto simpatico, non è secondo le mie tendenze ed è criticabile per certe sue scelte. I papi passano, il Papato con il suo valore divino rimane ed intorno al valore divino del Papato che si fa l’unità dei cattolici. Ora io giudico che la protesta di Socci contro Papa Francesco non è solo contro di lui, ma contro il Papato ed ha il potere seducente di staccare i cattolici dal fare unità intorno al Papato di questo momento, impersonato da Papa Francesco. Di questa situazione parlerò più a lungo in altri articoli.

    Il terzo motivo per cui conviene esaminare bene le proteste di Socci,sta nel grande rilievo mediatico che hanno le parole e le decisione di Papa Francesco. Coinvolgono il mondo cattolico e anticattolico. Vengono interpretate in modo favorevole o sfavorevole da una immensa quantità di gente. In questo coinvolgimento viene allo scoperto la fede o non-fede personale di ciascuno e tante altre virtù, che si manifestano proprio quando noi dobbiamo giudicare non solo gli altri, ma in modo particolare le autorità preposte da Dio al nostro governo. Esaminare punto per punto le proteste di Socci può essere un buon campo di prova di quanto noi cattolici siamo virtuosi nel giudicare i nostri fratelli di fede e, soprattutto, i nostri pastori. Per tutti questi motivi, io continuerò con altri articoli a discutere ciò che Socci dice nel suo libro.

    Intanto invito tutti a pregare
    perché il Padre di tutti, che è in cielo, riconcili all’interno della sua unica Chiesa progressisti e tradizionalisti, dando ad essi un più profondo spirito di sapienza nel giudicare, di umiltà nell’obbedire e di carità nell’amare.

    Edited by p.carlo - 8/3/2016, 10:25
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  1. Tibhirine
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    Grazie
     
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